martedì 28 luglio 2015

Il Dio vero

Spesso e volentieri ci costruiamo un Dio differente da quello reale. Talvolta è fatto a nostra immagine e somiglianza: pensa quello che pensiamo noi; altre è un Dio che ci fa comodo perché corrisponde a quello che desidereremmo noi, in quanto quello Vero ci dà fastidio e ci interroga troppo sul nostro modo di vedere, sentire e vivere. Entrambe le visioni di Dio sono erronee e pericolose. Non è certamente facile capire chi è veramente Dio. È un cammino da compiere, un cammino di spogliazione che tutti noi che ci dichiariamo cristiani, dobbiamo fare. Nessuno di noi è arrivato e in quanto si tratta di Dio che ha l'attributo dell'infinità, non arriveremo mai in cima se non quando varcheremo la porta dell'eternità!
È un po' come scalare una montagna, non a caso l'incontro con Dio nell'Antico Testamento avviene proprio in cima ad un monte. Mentre si sale ci si accorge che il panorama cambia in continuazione: nuovi orizzonti, nuovi panorami si aprono ai nostri occhi... Nuove bellezze si presentano, ma pure dei pericoli... Ma se li superiamo, ecco che in cima si può respirare un'aria nuova e godere di un paesaggio mozzafiato. Chi pensa di essere arrivato in cima, in realtà si preclude della possibilità di vedere il “vero panorama”, quello stupendo, quello che toglie il respiro: si accontenta di un paesaggio bello, ma non corrispondente alla pienezza... e poiché non cammina più, preferisce scendere perché si è stufato!

Il vero Dio, quello del Vangelo, non corrispondente a queste due visioni, si può conoscere solamente nella preghiera. Ci illudiamo se vogliamo passare per altre strade.

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