sabato 15 novembre 2014

Perseverare nella preghiera....

Il vangelo di oggi ci esorta a pregare incessantemente con accenti forti di speranza. Racconta infatti di un giudice disonesto che viene importunato da una vedova. Non vuole assecondare le sue richieste, ma per la sua insistenza, viene spinto a esaudirla. Ciò deve essere segno di speranza per noi. Se un giudice disonesto asseconda i desideri di una vedova che lo importuna, tanto più Dio che ci ama, se noi gli chiediamo cose buone, ci asseconderà. Chiaramente dobbiamo chiedere cose buone. Oltre a questo punto, il vangelo mi ha fatto venire in mente i “Racconti di un pellegrino”. Il pellegrino vuole attuare questa parte del vangelo, ma non sa come fare. Pregare incessantemente non è semplice. Ci lasciamo distrarre da tante cose. Pregare non significa solamente ripetere “Mio Dio, abbi pietà di me” come raccontano i “Racconti del pellegrino russo”, ma il trucco sta nel vivere l'amore ossia a trasformare la vita in preghiera. Non è così semplice... Eppure è ciò che Dio vuole da noi.

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