domenica 6 ottobre 2013

Spalancate le porte a Cristo


Papa Giovanni Paolo II, all'inizio del suo pontificato, pronunciò una frase che sintetizza il programma del cristiano: “Aprite, spalancate le porte a Cristo”. È un programma molto impegnativo anche questo. I successori di Giovanni Paolo II non hanno fatto altro che spiegare quest'imperativo a cui ogni uomo dovrebbe obbedire. Un cuore aperto non può fare selezioni. Basti pensare all'atteggiamento di Gesù raccontatoci nei vangeli: Gesù lasciò che una peccatrice gli bagnasse e asciugasse poi i piedi dalle sue lacrime... Si è lasciato accarezzare da una donna! Se andiamo al significato di tale gesto, potremmo comprendere il motivo di tante discussioni intorno alla vita di Gesù e alla costruzione di tante menzogne sul suo conto. Qualcuno aveva pensato che Lui avesse una donna, da qui il libro del “Codice da Vinci”. Già, perché lavarsi i piedi, in ebraico significava “conoscere” la propria moglie. Nell'enciclica “Deus Charitas est” è spiegato molto bene questo concetto, come l'amore cristiano si avvalga anche di gesti umani sublimandoli, rammentando che questi riportano al momento dell'atto creativo di Dio. Gesù è talmente libero che non si pone scrupoli nel lasciarsi accarezzare; lascia che quella donna esprima l' amore che prova nei suoi confronti nel modo che le è più confacente. Non ha timore di essere giudicato dai Farisei. Il suo cuore è aperto ad accogliere ogni dolore umano. Non scordiamo che per gli Ebrei lasciarsi toccare da un peccatore voleva dire rendersi impuri, non poter partecipare alle funzioni religiose, ovvero essere scomunicato totalmente dalla comunità civile e religiosa del tempo. Gesù non ha timore di questo, affronta la sofferenza, sapendo che comunque la vita ferisce. Sostiene l'amore fino a compromettersi, libero di amare, libero dai vincoli storici e dai giudizi della mentalità del tempo. L'amore, quello vero, rende liberi. La verità, in tutte le sue sfaccettature, rende liberi. Dire la verità, significa abbracciare Cristo. Ogni menzogna fa male e se per la verità e l'onestà, si è capaci di perdere se stessi, la propria reputazione, gli “amici”, si conquista la libertà di Cristo, di essere se stessi anche se tutti gli altri agiscono diversamente. Non è la massa che decide i comportamenti giusti da attuare, ma gli ideali in cui credi fermamente. Ecco ciò che muoveva i soldati a dare la vita per la propria Patria, o i cristiani a dare la vita per Cristo. L'amore, la solidità nei propri ideali che si rendono vivi se hanno radici nella persona che li vive. “Tutti fanno così”, allora mi sento in dovere di farlo anch'io a costo della vita e felicità degli altri. No, non deve essere questo il faro che regola la tua navigazione... perché il “Tutti fanno così” può cambiare in un istante. Cristo, invece, no, è la roccia eterna. Se tutti fanno così, io devo essere capace di andare contro corrente... così come nel vangelo, Gesù salirà sulla mia barchetta e placherà il furore del mare e la lascerà scivolare placida in mezzo alle onde...al suo porto sicuro.

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