lunedì 28 novembre 2011

Una sofferenza eterna


Mentre rimane piacevole e dilettevole parlare del Paradiso, difficilmente si pensa alla realtà di sofferenza dell'inferno. E' vero che qui sulla terra viviamo la sofferenza in un modo anche molto intenso, tuttavia essa è limitata nel tempo. Ciò è di gran vantaggio per noi uomini, incapaci di soffrire per lungo tempo. Ciò che è orribile dell'inferno è proprio questo: la completa lontananza da Dio, la sofferenza continua dell'anima e la più completa disperazione. Ma quante volte quando si presenta a noi una sofferenza, aneliamo a giungere alla fine di questa?

Non comprendiamo l'inferno, così come non comprendiamo pienamente il Paradiso, a causa della nostra provvisorietà, sia nel bene che nel male.

1 commento:

de spin ha detto...

L'inferno è qui e ora ogni istante negli allevamenti intensivi e nei mattatoi. Per gli animali cosidetti "da allevamento" l'inferno è sempre e in ogni luogo. E sono animali docili e affettuosi esattamente come i cani e i gatti. Mucchee maiali sopratutto. Ma anche le galline, i pesci ecc. ecc. Creature meravigliose seviziate orrendamente ogni giorno. E perchè? Perchè le loro carni hanno un buon sapore.
Molti parlanodi spiritualità e mangiano carne e pesce.
A mio parere il vegetarianesimo (ma oggi possiamo senz'altro dire il veganesimo) è la base di una qualunque minima consapevolezza spirituale. L'ABC.
Vorrei sapere che ne pensi al riguardo.
Un saluto.