giovedì 17 novembre 2011

Il tradimento di Giuda

Il tradimento di Pietro possiede delle connotazioni molto differenti rispetto a quello di Giuda. Proviamo ad analizzare i vari aspetti dell'uno e dell'altro per poter poi comprendere le motivazioni dei nostri personali tradimenti. Prendiamo in esame il tradimento di Giuda. La figura di Giuda emerge più esplicitamente nel Vangelo di Giovanni. Come il solito gli Evangelisti sono piuttosto discreti nel raccontare la storia di Gesù: è un racconto scarno, privo di ogni giudizio e riflessione personale anche per quanto riguardo un evento così drammatico come quello della Passione. Che la vita di Giuda fosse un continuo tradimento, lo afferma l'episodio dell'unzione di Betania. Gesù si reca a Betania. Marta serviva a tavola, mentre Lazzaro, il risuscitato, e Gesù erano commensali. Maria usa del nardo, che è costosissimo, per ungere i piedi di Gesù. Il nardo è segno dell'amore autentico, fedele... richiama parte del Cantico dei Cantici. Giovanni dà risalto al gesto esplicito di Maria e alla frase di Giuda.Gesù è contro l'ipocrisia di Giuda...Usare i poveri come scusa per rubare...

I farisei complottavano per riuscire a metterlo a morte, ma, nonostante tutto il loro impegno, non combinavano un bel nulla. A Giuda non importava molto di Gesù. Si interpreta il suo gesto spiegandolo con la sua incomprensione del messianismo di Gesù. Da una parte è esplicitato questo. Aleggia, come un tenue vapore, solamente l'affermazione che Giuda era un ladro. Mentre gli altri apostoli, nonostante comprendano ben poco di ciò che sta accadendo, dimostrano di amare Gesù concretamente, giuda ostenta una certa indifferenza. Sul comportamento di Giuda ci sarebbero molte riflessioni da fare, ma mi fermo su questo aspetto: il tradimento sembra legato alla sete di denaro, di potere. Cosa sia realmente accaduto nel cuore di Giuda, non è stato raccontato. Solo quest'affermazione dura affiora: sottraeva dalla borsa dei denari perché era ladro. La cosa sconcertante, però, è che durante l'ultima cena, Gesù, secondo il racconto di Giovanni, annunciò il tradimento di uno degli apostoli. Tutti ne furono addolorati e si domandavano l'un l'altro chi sarebbe stato. Pietro esortò il discepolo che Gesù amava di domandare chi fosse. Solamente Giovanni ha raccontato questo episodio... Ma la cosa strana è che Gesù rispose a Giovanni, mentre intingeva il boccone e lo porgeva a Giuda, questo non ebbe alcuna reazione... e nemmeno Pietro!Ma come... Avevano sollecitato loro la domanda! Pazienza gli altri che stavano lontani... Ma i due apostoli? O almeno... se non Pietro, Giovanni? Giovanni solo racconta questo avvenimento. Mentre gli altri evangelisti raccontano solamente dell'annunzio del tradimento e delle domande degli Apostoli. Sembra che Satana abbia creato confusione... Come spesso avviene nel racconto dei Vangeli... di fronte agli atteggiamenti di Gesù vi è tanta ottusità. Forse avranno accennato ad una rivolta, ad una reazione? Oppure, più semplicemente, lo si desume dalla domanda di Pietro che segue l'uscita di Giuda, non avevano compreso affatto la portata del tradimento di Giuda e che lo avrebbe condotto alle estreme conseguenze, cioè alla morte di Gesù.

Pietro e gli altri, sembrano infatti non comprendere che Gesù sta parlando della sua morte.
Sembra ispessirsi la nebbia, sia nel loro spirito che nella loro mente. Giuda è l'unico che comprende ciò che deve fare. D'accordo con i farisei, pattuito il compenso in denaro - non vi è scritto quanto - Giuda consegna Gesù nelle loro mani. Giovanni fa comprendere che l'unico a sapere bene del tradimento e proprio Gesù accetta il tradimento. Non si uccide da sé presentandosi ai farisei (sarebbe stato un gesto folle) ma è Lui che decide di consegnarsi loro attraverso le mani di un apostolo. Nemmeno Giuda sembra aver compreso a che cosa avrebbe portato il suo tradimento. Solo quando vede cosa sta accadendo a Gesù, rifiuta il denaro e afferma che Gesù è innocente...

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