giovedì 3 novembre 2011

Escatologia

Escatologia è forse un concetto o una parola destinati al disuso. Oggi si preferisce parlare di amore fraterno dimenticando che esso diventa eterno solamente se ha sviluppato il suo senso escatologico. Non si parla più della morte, se ne allontana il pensiero, eppure è l'unica realtà certa della nostra vita e la meta a cui tendiamo e dobbiamo tendere costantemente. Tutto ha un senso, persino la nostra vita terrena, solo se lo leggiamo in prospettiva escatologica.
Una mia carissima amica, pochi giorni fa, mi ha mandato un messaggio sul cellulare ricordandomi un concetto molto profondo sul quale spesso si  dimentica di meditare.Il pensiero era questo:
"Ogni attimo e pensiero qui sulla terra ha un valore immenso nell'eternità, ogni pensiero nostro sarà svelato nell'aldilà.".
E' vero, ripeto, ogni cosa su questa terra ha senso solamente, se trova la sua chiave di lettura nell'eternità. Tutto qui sulla terra è sottoposto alla caducità ed è in continua evoluzione: tutta la creazione geme e soffre per le doglie del parto, affermava san Paolo. Sì, la creazione tende al momento della venuta ultima di Gesù Cristo per il giudizio finale. Essa cresce e si trasforma, non senza la sofferenza del travaglio della nascita di una nuova creazione, in Cristo Gesù.

1 commento:

Walter ha detto...

Un esempio può essere il 31 Dicembre…

Un buon cristiano dovrebbe augurare ogni giorno un felice nascimento del giorno a tutte le persone, però, un poco, entra in conflitto con la visione del piano/disegno di Dio, che si dispiega nel tempo in forma lineare e non ciclica, fino alla sua realizzazione piena, che avrà luogo durante la fine dei tempi.

Mi piace questo blog, suor Maria Alessandra.

Pace e bene.

Ciao.