mercoledì 13 luglio 2011

Presentazione di Gesù al Tempio

Se l'unione di Maria e Giuseppe è sacra, voluta da Dio stesso, pure il nome dato al bambino è fortemente desiderato da Dio. Il nome per gli orientali,diceva tutto di una persona. Di certo non veniva scelto in seguito alla lettura di qualche romanzo di successo o telenovella accattivante!
Era l'essenza di quella nuova vita, il suo significato profondo. Questo vuol significare che ogni vita è fortemente voluta da Dio. Dopo Giovanni, pure Gesù riceve il suo nome. Proprio a Gerusalemme, mentre Maria e Giuseppe ancora una volta obbediscono a una legge, vengono raggiunti da Simeone, uomo santo, pieno di Spirito Santo, il quale esclama, dopo aver preso il bambino fra le braccia, il NUNC DIMITTIS.
Giuseppe e Maria sembrano cadere dalle nuvole: perseguitato e osannato prima e dopo la nascita, il loro figliolo sembra che darà loro un bel po' di grattacapi!
Dopo il NUNC DIMITTIS, Simeone si rivolge a Maria... Sembra che annunci la croce a Maria ed in effetti è così. La spada trapasserà il cuore loro e che la sofferenza sua sarà anche quella di loro.
L'eroicità di Gesù durante la sua passione è pure quella di accettare la sua morte prima di quella della Madre. Averla vicina era un conforto ma anche una pena profonda. Sapeva bene il dolore straziante della Madre di fronte ai propri patimenti. Gesù sentì pure la passione della Madre nel suo cuore.

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