giovedì 30 giugno 2011

La psicologia

La psicologia è una scienza medica in evoluzione, molto utile per la conoscenza della persona e dei suoi moti interiori. C'è un detto a tale proposito che vale anche per se stessi: "più conosci una persona e più l'ami". Io aggiungerei che, più ci si conosce, più ci si possiede. Temo che tante volte noi proviamo paura nei nostri confronti. Quando si entra in una stanza che è totalmente buia, sebbene si conosca, dopo un po' si perde l'orientamento e si rischia di sbattere contro il muro e quindi farsi male... Così capita quando non ci si conosce: si è come in una stanza buia, si brancola cercando un punto fermo, ma il non distinguere nitidamente i contorni degli oggetti, crea ansietà fino a perdere la speranza di riuscire ad uscirne. Forse questo è un esempio paradossale, però aiuta a comprendere meglio ciò che desidero comunicare.
Questo accade in una stanza che già si conosce, figurarsi in una che ci è ignota! Voglio riflettere su questo esempio, perché ci sono vari gradi di conoscenza di sé. Riprendiamo quindi l'esempio della stanza che si conosce immersa nel buio. Ovviamente intendo un buio fitto fitto. Si entra nella stanza e non si comprende in che punto di essa ci si trovi. Il nostro primo istinto è quello di orientarci. Cominciamo perciò a brancolare nel buio, in cerca di punti che già conosciamo, in modo che da quelli possiamo andare ad esplorare il resto e quindi trovare la porta d'uscita o almeno un interruttore che accenda la luce e faccia chiarezza alla nostra vista. È chiaro che noi cerchiamo istintivamente ciò che conosciamo che ha la funzione di punto riferimento e intuiamo che, appoggiandoci a questo, possiamo trovare sicurezza per il resto. Se conosciamo, riusciamo a far luce dentro di noi.
Mettiamo, invece, che ci troviamo in una stanza a noi completamente sconosciuta. Ci troviamo nel buio più scuro, non abbiamo punti di riferimento... Quante botte! E, soprattutto, quanta ansia!!! E' questo il punto: più non conosciamo, più ci sentiamo a disagio e quindi in ansia. Dobbiamo conoscerci, e dobbiamo essere convinti che per giungere alla conoscenza più prossima a quella vera, dobbiamo lavorare parecchio. C'è sempre una parte di noi che varia, che sfugge ai nostri stessi occhi. Quante volte esclamiamo: “Non pensavo che avrei reagito in codesta maniera in una situazione del genere!” Quante sorprese!... e sorprese, non solo negative, grazie a Dio, ma anche positive!
La psicologia aiuta a comprendere in modo più pieno le reazioni personali, quindi a conoscerci meglio, a possederci e perciò a non spaventarci più di tanto di certe nostre reazioni. La paura che esse suscitano ci gettano nel panico e fatichiamo a domare poi le nostre passioni: diventano cavalli imbizzarriti, capaci di fare danni irreparabili!
La psicologia è molto utile, è una scienza umana e, con sue parole, proclama che bisogna essere liberi dal proprio passato per costruirsi una personalità forte, capace di superare ogni avversità. Purtroppo conoscere se stessi, non basta; conoscere da dove scaturisce una nostra reazione è importantissimo ma non sufficiente. È opportuno anche accostare la psiche allo spirito.
Dopo aver compreso da dove proviene una determinata reazione, (di solito è una ferita), dobbiamo accettarla e saperci riconciliare con il nostro passato. Ahimé, quante reazioni spropositate dai nostri rancori del passato! Reazioni capaci di dominarci fortemente, perché ben radicate nel nostro inconscio. Hanno messo ben bene le radici nella nostra psiche, penetrando nel nostro inconscio. Tante volte ho ribadito che per conoscerci bisogna essere umili, essere capaci di fare verità in noi stessi... ma anche di essere coraggiosi nell'affrontare le parti buie del nostro io... e non è semplice come si pensa. I nostri disagi, affiorano quando noi non sappiamo accettarci, entriamo, cioè, in conflitto con noi stessi. Il nostro disagio con noi stessi, ci mette in condizione di vedere l'altro con uno sguardo cupo. Dobbiamo lavorare alacremente per rendere trasparente il nostro sguardo e la pace nasce soprattutto dal perdono. Se non riusciamo a perdonare noi stessi, non riusciremmo a perdonare agli altri.

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