sabato 19 febbraio 2011

Il Purgatorio

Il libretto continua a raccontare del Purgatorio, dicendo che una santa, che ebbe il privilegio di esserne condotta, vide che era stracolmo di gente consacrata. Ho fatto l'accostamento del libretto scritto da questo sacerdote con la testimonianza di Gloria Polo e la mia anima ha cominciato a fare un mare di riflessioni. Ciò che Gloria Polo sottolineò nella sua testimonianza, era che la sua anima scelse di andare all'inferno, semplicemente perché pensava che non avesse bisogno della misericordia di Dio, si reputava, cioè, santa!!! L'umiltà guarisce l'anima, la rende cara agli occhi di Dio. Gloria Polo subì il giudizio di Dio: ella vide tutte le sue mancanze scritte nel libro della vita e ne provò una vergogna immensa. Ella infatti poté vedere i pensieri degli altri, delle persone a cui aveva fatto del male. Ciò che sottolineava era la conseguenza di tutte le sue azioni, soprattutto di quelle che, a tutta prima, sembravano fine a se stesse, cioè che non avrebbero avuto conseguenze nefaste nei confronti del prossimo. Gloria Polo disse che ogni suo consiglio, ogni sua mancanza di verità, fu preso in esame... anche perché secondo lei, non aveva nessun peccato ed era una cattolica...come scrisse lei...dietetica. Quel tanto che basta per far tacere la sua anima. 
Ho riflettuto parecchio. Quante volte si pensa che un atto non faccia del male al prossimo e si compie deliberatamente...e troppo tardi ci rendiamo conto che in realtà ha un peso enorme agli occhi di Dio. Sì, perché spesso si tende a confessare quei peccati che ci hanno fatto cadere di fronte ai nostri fratelli, l'umiliazione della propria debolezza e che perdiamo la stima del prossimo. Oppure semplicemente per acquietare la nostra coscienza ai nostri stessi occhi, perdendo di vista il vero senso del Sacramento della Confessione. Gloria Polo fece notare che anche un atto apparentemente senza conseguenze, come poteva essere il gettare una buccia di banana a terra, avesse avuto delle conseguenze negative. Così, allo stesso tempo, ha spiegato che ogni nostra azione buona, senza che noi lo sappiamo, ha ripercussioni mondiali. A volte lo scoraggiamento (opera del demonio), le sofferenze forti della vita, offuscano ai nostri occhi il senso delle nostre opere buone, nascoste all'attenzione degli altri e gettate nel fango dell'ingiustizia umana.

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