giovedì 4 novembre 2010

Entrando nel silenzio

Entro nel silenzio della mia anima...Voglio unirmi a te, o Signore, avere i tuoi stessi sentimenti. Mi accorgo, però di essere vuota, di non poter più pensare a nulla. Come le 99 pecorelle di cui ha parlato il Vangelo, io mi sento abbandonata nel deserto. So di essere quella errabonda. Quante volte hai districato il mio vello dalle spine della vita e mi hai cullato, mi hai posto teneramente sulla tua spalla e hai parlato al mio cuore. Sento di essere nel deserto, assorbita da mille cose, incapace di alzare gli occhi al cielo. Che ironia! Quando il cielo era oppresso da pesanti nubi scure e piangeva a dirotto, nel mio cuore c'era il sole! In questi due giorni, il cielo è privo di foschia, così limpido ed azzurro, ma il cielo della mia anima è appesantito da una fitta nebbia. Il silenzio cala nella mia anima, un silenzio che nello stesso tempo si proietta nell'immensità di Dio e nell'aridità del deserto. Assorbita da tutto il resto, anelo a sentire la tua voce. Ti osservo silenziosamente, attendendo un tuo gesto d'amore e mentre scendono le tenebre che avvolgono la città, tremo di fronte a certi miei sogni. Cosa desideri, oh Signore...Parla al mio cuore. In questo deserto, forse la tua voce risuona ed io non la sento. Stai plasmando il mio cuore, ma io non me ne accorgo. Come la sentinella attende il dileguarsi del buio, scruto il tuo ritorno. Ti aspetto, ti attendo, assetata. Tremando ascolto il grido di tanti miei fratelli che nel dramma della loro esistenza, esclamano e domandano: "Dove sei, o Dio?"
Il grido dell'umanità che soffre, che cerca Dio. Anche il popolo ebraico, errante nel deserto, durante l'esodo esclamava e si domandava, nelle atroci sofferenze: "Dove sei o Dio?"
Solo tu, o Signore, dall'alto della Tua Croce, puoi rispondere alla nostra angosciosa domanda. Sei risorto, sulla croce non c'eri più, ti hanno deposto dalla Croce, ma tu, nella tua infinita bontà, sei voluto rimanere ancora inchiodato alla Croce, per dire ad ogni uomo: "Sono qui, sarò sempre con te". Si potevano rappresentare croci nude, senza il tuo corpo, ma tu hai voluto essere ancora presente, vivere la Tua Passione in tanti fratelli che vivono il grande Esodo della vita, ma che si domandano drammaticamente: "Dove sei, o Dio?"

2 commenti:

Gabe ha detto...

troppo spesso non entriamo nella via del silenzio....

Gabe ha detto...

bello e profondo questo tuo colloquio con Dio,lo invochiamo spesso nel momento del bisogno,ma qualche volta pensiamo che non ci ascolti.