martedì 1 dicembre 2009

Anche il mio "io"...occasione di umiltà

Oggi riflettevo nuovamente sul cammino di santità personale. Senza volerlo lo pongo sempre su un piano moralista, su come cioè diventare più buoni... Propositi poi non mantenuti, piccole rivendicazioni del mio "io" delle quali rido io stessa... Mi piace scrutare la furbizia del mio "io" che cerca e riesce a spuntarla su tutti e su tutto con un'abilità estrema che davvero, mi fa sorridere. Il bello è che ci casco anch'io, miseramente, e mi strappa l'esclamazione: "Sono sempre al punto di partenza!". Qualche volta mi scappa persino da dire in cuor mio: "Ma chissà che cosa avrà visto in me di così bello il Signore!" E' proprio questa domanda che mi fa poi fare un'altra riflessione: in realtà il Signore non ha visto nulla di bello in me, è semplicemente, meravigliosamente innamorato di me e...come si sa...l'amore è cieco...e quello di Dio è anche folle, non ha nulla di razionale...o meglio, è razionale e supera la razionalità. Si sa che quando si ama una persona, alcuni suoi difetti diventano pregi...Eh sì, il Signore mi ama alla follia e per questo mi cerca, entra nel mio cuore, mi sostiene, mi perdona, ha fiducia in me, mi dà una nuova possibilità...Io devo solamente credere al Suo grande, immenso amore...

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