domenica 11 ottobre 2009

Ascolta...silenzio...

Sto ascoltando la musica del "cocchiere"...Che pace, che beatitudine! So che mi sto lasciando andare alla danza dei miei ricordi che accarezzano la mia mente. C'è una motivazione per tutto anche se rimane nascosta quindi sconosciuta ai nostri ragionamenti. E' come se rivedessi la mia vita da un'angolazione precisa...Sta cambiando ancora la mia vita, sto eseguendo una svolta decisiva, senza merito...E' Lui che ha agito nel mio cuore. E' come se rileggessi la storia della salvezza, la MIA storia di salvezza, quella che Dio ha scritto lungo gli anni... Già, sono io: quella che scrive è la stessa che contemplava i tramonti...che osava fare gli scherzi ai professori (rrrr)...che giocava a pallone... Ma come una pianticella la mia anima sta crescendo, sta allargando le foglie per accogliere la luce del sole e fortificarsi.
Il sole benefico che la sta facendo crescere è anche la sofferenza.
In me sta avvenendo una metamorfosi così straordinaria che mi lascia con il fiato sospeso come quando ero adolescente ed attendevo il grande evento della vita che l'avrebbe colorata d'amore e di gioia.
Oh sì, straordinario! Questa nostalgia non è un contemplare il proprio ombelico ma è un integrare nella persona il presente con il passato per costruire un futuro consapevole. Ricordo che un certo filosofo affermava che il tempo presente non esiste e da una parte gli do ragione. Penso che l'attimo sia fuggente: mentre si pensa all'attimo presente, già questo è diventato passato e la mente è già proiettata verso il futuro...L'uomo non può vivere senza la speranza del futuro. La vita è una combinazione fra passato, presente, futuro.

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