lunedì 14 settembre 2009

Dentro di me...

Sto mettendo in discussione la mia vita di preghiera. Stamattina il Vangelo verteva sulla fatidica domanda di Gesù rivolta ai discepoli: chi crede la gente che io sia? E per voi, chi sono?
Sembra strano ma a volte bisogna recuperare e quindi ravvivare il rapporto con il Signore. Egli è una persona viva che ancora agisce nella storia dell'uomo che ha amato l'umanità, sfamandola, guarendola, predicando, morendo sulla Croce e risuscitando è nell'Eucarestia. La vita di preghiera non è un chiedere e un essere perfetti ma è un continuo unirsi tramite la volontà a Gesù, fondersi nella sua Persona. In effetti, sento dentro il mio cuore che la preghiera vera, personale, non è fatta di tante parole, ma dallo stare e quindi amare Gesù. Devo cominciare ad imparare a non inquietarmi di me stessa, a non anelare ad altro che all'amore e l'amore scioglierà i miei vincoli.
Come cominciare a costruire un rapporto vero con Gesù? Quando si ama una persona si cerca il suo contatto. Certo, non si può stare sempre davanti al Tabernacolo soprattutto in una vita di attività, ma salutarlo quando si passa davanti alla Cappella e rivolgergli di tanto in tanto il pensiero, si può. Gesù viveva in mezzo ai suoi, li interrogava dopo averli mandati a predicare...Quando si ama una persona la si ascolta...Quanto è difficile la virtù dell'ascolto oggi! A volte sembra di ascoltare la persona ma dopo che ha finito, ecco la valanga del "sapessi io" e costringiamo l'altro ad ascoltarci...

2 commenti:

Angel ha detto...

Hai davvero ragione. Siamo incapaci di ascoltare e succubi del sapessi io. é come un vizio di cui non ci rendiamo conto, ma è un grave difetto, perchè facendo così ci mostriamo egoisti e non seguiamo la volontà del Padre.
Grazie per questa riflessione. Un caro saluto

Angel ha detto...

Hai davvero ragione. Siamo incapaci di ascoltare e succubi del sapessi io. é come un vizio di cui non ci rendiamo conto, ma è un grave difetto, perchè facendo così ci mostriamo egoisti e non seguiamo la volontà del Padre.
Grazie per questa riflessione. Un caro saluto