martedì 18 agosto 2009

Obbedienza nella libertà

"Cristo si è fatto obbediente fino alla morte di croce"
Ultimamente sto meditando tanto questo passo della Sacra Scrittura. L'obbedienza va al di là di ogni legame umano. Non si obbedisce perché il superiore è bello e buono, tanto meno per timore, ma per amore, perché nell'autorità devo vedere la volontà di Dio...Non devo temere i giudizi degli altri ma lasciare che la dolce spina dell'obbedienza trafigga la mia mente, così come Cristo si è lasciato portare dai suoi crocifissori sul Golgota, come agnello mansueto...Ma in fondo che cosa può importare se io voglio quell'oggetto verde ed invece la superiora vuole che io prenda quello giallo? Perché mi costa tanto prenderlo giallo? Quanto l'obbedienza poggia sulla diffidenza di sé e sulla povertà interiore!

Nessun commento: