domenica 24 maggio 2009

All'ombra della croce...

Ieri ho ricevuto un semplice libretto con alcuni disegni e frasi tratti dagli scritti di un santo che conobbi più di dieci anni fa quando, in estate, mi recai a Ponte di Legno, dove vi era la casa estiva dei Fatebenefratelli: san Riccardo Pampuri, un medico che si fece frate e morì ad appena 33 anni. Una vita bellissima, spesa al servizio di Dio e degli ammalati. Mi ha colpito una frase scritta da lui:
E' solo amando pazientemente le croci, che incontriamo sulla nostra via, che tali croci diverranno leggere...

Ho letto e riletto questa frase, assaporandola come una caramella dolce, buona. Era il Signore che voleva aprire il mio cuore ad una verità. Infatti, spinta da non so che cosa, ho chiamato mamma e dai suoi racconti, ho compreso che la situazione era diventata molto pesante. Questa notizia mi ha fatto senz'altro piangere, tuttavia mi ha anche fatto piegare le ginocchia. Sono andata dalla Madre Celeste a dirle i nostri guai, soprattutto la sofferenza e la stanchezza di mamma. L'ho sentita dentro il mio cuore, e ho compreso tutto il suo dramma, quindi non solo la sofferenza di papà... A volte di fronte al dolore degli altri si è sempre maestri, siccome provoca sofferenza, l'allontaniamo, ne vogliamo sapere fino ad un certo punto, non lasciamo sfogare perché vorremmo che accettassero tutto con fede, subito. No, io ho sentito la sua sofferenza dentro il mio cuore ed era tanta. Davvero tanta...E così, la sua croce diventa anche la mia...ma amare le Croci...

Eppure, dopo che alcune lacrime sono scese, inevitabilmente (mio padre è diventato un po' violento, è la malattia), mi sono sentita forte, ho sorriso a questa croce così grande...ed è diventata leggera! E' Dio che ancora una volta, nel suo profondo silenzio, sta agendo nel mio cuore. Non me lo spiego in altro modo. Ho compreso fortemente quella frase che mi aveva colpito e che rileggevo continuamente, come per trovarci l'anima, lo spirito.

3 commenti:

Veggie ha detto...

Ciao, ho letto il tuo commento sul mio blog relativamente al post sulla bellezza... Volevo semplicemente dirti che ti ho risposto, e ti ringrazio per le tue parole...
Un abbraccio,
Veggie

maria ha detto...

...penso anche che quando le croci si portano in due (anche soltando parlando della propria croce)essa diventa più leggera.

...e anche quando andiamo da Gesù e affidiamo a Lui tutte le nostre peoccupazioni, desideri, croci, malattie...esse per incanto, di colpo, diventano meno pesanti: è Gesù che ci ha sollevato!

"venite a Me, voi tutti affaticati e oppressi ed io vi ristorerò"

Dio è verità e non manca mai alle sue promesse.

Io mi sento sempre ristorata quando, in visita a Gesù eucarestia, espongo tutti i miei problemi e difficoltà, le mie malattie, le mie croci quotidiane..e lascio a Lui le mie lacrime , i miei sospiri. In cambio ricevo tanta consolazione e spesso tanta gioia che mi dura per alcuni giorni.

Apriamo il nostro cuore ferito a Gesù Eucarestia e ce lo riempirà di gioia. Il suo Amore sarà come il balsamo sulle nostre ferite dell'anima e del corpo.

Gesù, ti amo!

m.

Paolo ha detto...

La croce, come diceca don Tonino Bello, ha solo una collocazione provvisoria, come sul Golgota....