lunedì 16 febbraio 2009

Lettera aperta ad Eluana

Carissima Eluana,
stasera ho deciso di rompere il silenzio che avevo pensato di tenere di fronte alla tua tragedia e a quella dei tuoi genitori. Il fatto che ultimamente pensi più alla morte, visto la situazione di papà, e che ho rivisto la tua foto e alcuni articoli di un giornale del 6 febbraio, mi hanno rimestato qualcosa dentro. Ero nauseata dai vari dibattiti tenuti sul tuo caso in televisione dopo la tua morte. Non ho scritto nulla sul tuo conto nemmeno quando i tuoi lacci in questo mondo si sono spezzati e tu, proprio il giorno in cui mi battezzai, sei volata al cielo. Mi domando che cosa tu pensavi, che cosa avresti deciso della tua vita, se spezzarla o continuare a stare così. Negli articoli c'erano varie testimonianze di malati che hanno preferito vivere piuttosto che morire...E' vero ciò che dicevano quegli articoli, che la preoccupazione del sano è quella di non soffrire, mentre quella del malato di non essere di peso. No, sono sicura che nemmeno tu avevi paura della sofferenza perché, come ho detto in qualche post fa, pur non sapendo la scienza degli psichiatri, so che il malato si aggrappa ancor più alla vita, a quel filo di speranza che la lega ad essa, per quanto fine possa essere.
Adesso sai che ho pregato anche per tuo papà, anzi forse più per lui che per te, perché comprendesse il valore della vita e perché Dio gli stesse vicino in questo momento di forte sofferenza. Dio poteva fermare tutto ma forse si è servito della sofferenza di tuo papà per slegare i tuoi lacci terreni e poterti abbracciare.
"Oh, se tu sapessi come sono felice!" Mi avevi detto nel sogno. Io riaprii gli occhi alla vita terrena e tu li apristi all'eternità. No, io non voglio condannare tuo papà, mentre ti immagino già in paradiso che preghi per lui. Non posso farlo anche se non condivido ciò che ha fatto e so che tu lo ami ugualmente. Dicono che le anime vedono il proprio corpo prima di andare a ricevere il loro giudizio. Tu cos'avrai pensato vedendo il tuo e sapendo che era stato tuo padre a decidere la tua morte? Spero che tu sia riuscita a perdonarlo e sia andata in paradiso...Avrei voluto un miracolo per te, ma Dio non l'ha permesso. Se per caso, ma non credo, sei ancora in purgatorio, offrirò il mio perdono a coloro che mi fanno del male, perché tu vada in paradiso presto.
Buonanotte Eluana e proteggi la tua famiglia, perché adesso ne ha più bisogno.

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