sabato 29 novembre 2008

Questa sono io!

Oggi ho deciso di parlare un po' più di me. Un giorno mi è capitato, navigando tra un blog e l'altro di approdare in uno che possedeva toni alquanto tristi e ho sentito una morsa al cuore.
Anch'io ho sperimentato la sofferenza nella mia vita ma ad un certo momento ho trovato la chiave della felicità. Una chiave speciale. Ci sono giunta non per merito mio o perchè la buona sorte mi ha arriso sempre! Ci sono arrivata passando attraverso difficoltà, che a volte mi parevano enormi, sofferenze anche intense. Ho scelto come modo per comunicare la poesia perchè è il mezzo espressivo che ho usato fin da quando ero bambina. Ho pensato però che forse, far conoscere la mia esperienza di vita, possa aiutare qualcuno che s'imbatte fortuitamente nel mio blog. In quest'epoca violenta e senza tempo, intrisa di depressione, relativismo e pessimismo, può suscitare curiosità quest'espressione: "gioia di vivere". Per un serio problema di salute, mi sono ritrovata all'età di 10 anni alle prese con un lato della vita, che fino ad allora non avevo sperimentato fino in fondo: la sofferenza. Per il mio carattere allegro, fino a 10 anni, dimenticavo con facilità i momenti di difficoltà, possedevo sempre quell'asso nella manica magico...Bastava ben poco per essere felici...Ma poi la sofferenza bussò alla porta e mi prese per mano proprio nel momento in cui il mio cuore stava aprendosi all'irruenza e intensità dei sentimenti. Anche se presi la faccenda con il mio solito ottimismo, compresi che la sofferenza fisica aveva bussato alla mia porta, non per fuggire subito dopo ma per prendermi per mano e accompagnarmi lungo la strada della vita. No, non bastava avere il ragazzo o "sicurezze fallimentari" che si rivelano insicurezze clamorose...soldi...successo scolastico o lavorativo...Non erano basi sicure su cui costruire l'edificio della mia vita, seppur alcune non abbiano nulla di male! Non si vive di aria! Ma in ospedale avevo visto morire ragazzi di soli 20 anni, bambini che lottavano con tumori inguaribili...ma incredibile! Avevano tutti un sorriso splendido! Dentro a quei corpi disfatti già dalla malattia, c'era un'anima grande....Fino a 10 anni pensavo di essere padrona della mia vita. Compresi invece che l'uomo doveva passare attraverso il dramma esistenziale, un dramma da cui non poteva fuggire ma doveva affrontare anche se questo non dipendeva da lui. So che in quest'epoca non si parla mai della morte se non esorcizzandola, pubblicizzandola in film violenti o declamando clamorosi atti di cronaca nera di fronte ai quali si storce il muso, ma in fondo in fondo ci siamo abituati a sentire. Se si pensa, è l'unica certezza della nostra vita. No, io non potevo accettarla nella mia vita ma desideravo darle un senso vero, profondo.Me la presi con Dio che permetteva tutte queste cose brutte. Gli amici riempivano le mie giornate ma quel "CARPE DIEM" mi stava stretto perchè il mio cuore incontrava sempre la caducità delle cose, delle persone e spesso quando la marea del mare degli impegni mi rilasciava sulla rena della mia solitudine, comprendevo che il mio cuore stava cercando le sue certezze, ma tutto ciò che lo attorniava non lo soddisfava affatto e possedeva una certa nostalgia indefinibile. Tutto era cambiato nella mia vita. Mi immergevo nelle meraviglie della natura e solo esse mi davano pace e non sapevo spiegarne il motivo. Un giorno una mia cara amica, scossa dalla mia angoscia profonda , mi regalo il testo dei Vangeli. Io rifiutai!Ed un giorno incontrai Dio nell'impetuosità del mare ed il suo tocco cambiò profondamente la mia intera esistenza. Ero di fronte al mare in burrasca assieme ad una mia amica. Un giorno estivo ma fresco, ventoso e piovoso...Sentii dentro di me una sollecitazione interiore, un "voce" che mi rivelava nel mio profondo che Dio esisteva davvero. Un'ondata di pace invase il mio cuore e compresi che solo Lui poteva dare un senso alla mia vita e soprattutto donarle un'eternità.Quando si abbraccia un'ideale, questo si impossessa della persona lasciandole sempre quel margine libero, ma quando si incontra una persona che ci ama profondamente, tutta la vita, le proprie abitudini cambiano...Così accadde a me, in modo incomprensibile!Avevo incontrato una Persona. La mia sofferenza combaciò con la sua Croce. Non ha cancellato la sofferenza dalla mia vita ma le ha dato un senso e quando una persona possiede le ragioni profonde del proprio esistere non teme più nulla. E poi la vita è bella, degna di essere vissuta fino in fondo, così com'è senza volerla forzare a passare su binari che non sono suoi e dai quali deraglierà prima o poi, generando angoscia e delusione. Scoprire che è eterna, me la fà amare di più. Ed ecco l'asso nella manica della mia infanzia è ritornato!
La vita è come uno specchio: se la guardo sorridendo, anche lei mi sorride!!!!

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